Allego ‘I Poveri morti di Bucha’

Da Wikipedia: Volodymyr Zelensky è nato e cresciuto a Kryvyj Rihin una famiglia di origine ebraicae di madrelingua russa, dopo la laurea si è cimentato nella carriera di attore.

Cominciando dall’avanspettacolo, ha poi fondato la società Kvartal 95 Studio. I numeri di maggiore successo sono stati i ballerini ‘cosacchi gay’ che ballano con i tacchi a spillo mimando atti sessuali e ‘i due pianisti’ che suonano usando il pisello.

Nel 2014, Harvey Weinstein (sì, proprio il miliardario sionista, re di Holliwood e grande finanziatore di Obama, che fu poi condannato a 29 anni di carcere per violenza e abuso sessuale), che era il produttore dei film e cartoni animati dell’orsetto Paddington, ‘stranamente’ chiama proprio lui a doppiarne la serie 1 e 2 in Ucraina.

Così gli ucraini dal cinema e dalle TV imparano a conoscere Zelensky che, come riporta il giornale USA ‘Variety’, appare e si presenta ogni volta con questa frase:

“Hello to my darling friends. I, Volodymyr Zelensky, will lend my voice to the wonderful, charismatic, friendly bear Paddington.” E diventa famoso.

Nel 2015, il grande colpo. La società di Zelensky ha la ‘fortuna’ di trovare i soldi (https://www.occrp.org/en/the-pandora-papers/pandora-papers-reveal-offshore-holdings-of-ukrainian-president-and-his-inner-circle) per autoprodurre una serie TV sul modello holliwoodiano dal titolo ‘Servant of the people’, che è la storia di uno che dal nulla, combattendo malcostume e corruzione, diventa Presidente dello Stato. La serie va avanti dal 2015 al 2018 diventando un cult, tipo Montalbano in Italia.

Casualità, terminata la serie Tv, Zelensky fonda l’omonimo partito ‘Servitori del popolo’ e annuncia la sua candidatura alla Presidenza dell’Ucraina.

L’ultimo capolavoro (lavoro del capo) di regia e sceneggiatura è molto probabilmente il filmato giunto simultaneamente ai media del globo, soggetto ‘la strage compiuta dai russi a Bucha’, con il piccolo neo che, pensando di essere fuori inquadratura, uno dei ‘morti’ saluta e un’altro si rialza ( https://sonar21.com/bucha-massacre-a-ukrainian-false-flag/).


Altre info su chi è davvero Zelensky

I poveri morti di Bucha

Non siamo in molti a voler esercitare il dovere di ragionare su ciò che ci viene detto e mostrato dai media di proprietà della lobby finanziaria che vuole estendere il suo potere su tutto il globo.

Io non sono neutrale, penso anzi che la Russia abbia sbagliato ad attendere anni e anni mentre venivano bombardati e massacrati migliaia di abitanti delle Repubbliche indipendentiste del Donbass.

Molti parlamentari UE ed italiani, non solo quelli finanziati dalle fondazioni di Soros, all’indomani della campagna mediatica sul ‘massacro’ di Bucha, probabilmente scioccati, hanno chiesto l’intervento militare della NATO.

La Russia ha subito denunciato la propria estraneità e sono venuti fuori gli appelli di capi militari e di politici ucraini che chiamavano alla uccisione di soldati russi e dei loro collaborazionisti ucraini.

Con ‘collaborazionisti’ si riferivano ai quei cittadini ucraini russofoni che hanno salutato l’arrivo dei militari russi mettendo al braccio nastri bianchi per differenziarsi dai civili a cui erano state distribuite armi per opporvisi; nastri bianchi, quelli ben visibili su gran parte dei cadaveri che le stesse immagini dei TG ci hanno mostrato.

Nel frattempo sui social, non certo su TV e giornali della lobby, veniva sottolineato che i russi si erano ritirati dalla regione il 30 marzo, e non era emerso nessun massacro fino al 4 aprile, con addirittura il filmato della polizia di Bucha (28.000 abitanti) che aveva prima perlustrato il quartire il 2, anche con l’uso di droni e non aveva denunciato la presenza di tanti cadaveri ancora in strada.

Possibile che nessun politico o giornalista italiano si sia chiesto perchè in una piccola cittadina in cui tutti si conoscono nessun parente o amico o persona caritatevole avesse almeno cercato di dare sepoltura o di coprire quei corpi? Solo la paura di fare la stessa fine può giustificare questo, ma non potava essere la paura dei Russi, assenti da prima del 30 marzo !

Lunedì 4 aprile il giornalista Mediaset, Nicola Porro, a Quarta Repubblica, nonostante l’imperversare della russofobia, aveva sottolineato “Il 30 marzo i russi si sono ritirati, il 31 marzo il sindaco di Bucha rilascia un’intervista in cui esprime la propria soddisfazione per il fatto che i russi hanno finalmente abbandonato il paese. Il 1° aprile c’è un’altra intervista e nessuno fa menzione dei morti in strada. Poi il 2 aprile spunta fuori un filmato della polizia ucraina che mostra soltanto un cadavere. Il 3, invece, iniziano a circolare tutti i morti che abbiamo visto. Da dove sono saltati fuori tutti questi corpi. Possibile che dopo 4 giorni nessuno ha messo una coperta su questi cadaveri?”

La Russia ha chiesto la convocazione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU per smascherare la campagna USA/NATO, ma il Presidente di turno inglese lo ha posticipato per dare tempo ai loro media di estendere la campagna propagandistica.

In soccorso della vacillante campagna di Zelensky, i servizi USA hanno passato al New York Times le immagini satellitari che attestano come i cadaveri fossero già in strada il 19 marzo, data che appare nelle immagini, quindi durante l’occupazione russa… ma il 19 marzo sul suolo di Bucha c’era un abbondante strato di neve che invece manca in quelle immagini.

Purtroppo come aveva espresso il filosofo inglese Francesco Bacone in ‘De dignitate et augmentis scientiarum’, Calunniate, calunniate; qualcosa resterà, e a quei tempi non c’erano le TV e i giornali in mano alla lobby.

Di conseguenza ora gran parte degli italiani associerà la Russia a Bucha ed è inutile sperare che ragionino sulle strategie USA/NATO per isolare la Federazione Russa indebolendo la sovranità energetico-economica dell’Europa, o sulle migliaia di civili massacrati dal 2014 ad oggi nel Donbass dall’esercito ucraino e dai criminali della AZOV.